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24.01.2018

Perché l’HTTPS è così importante per il tuo sito?

A cura di: Redazione
Perché l’HTTPS è così importante per il tuo sito?

Avete mai sentito parlare di HTTPS? Sapete a cosa serve e come funziona? Se gestite un sito web, e soprattutto se lo fate per la vostra attività, forse è il caso di continuare a leggere. Da quasi un anno, infatti, Google favorisce e privilegia esclusivamente i siti provvisti di protocollo SSL (quelli il cui indirizzo comincia con HTTPS, per l’appunto) a svantaggio dei siti HTTP, un protocollo più vecchio, che non offre alcuna protezione sui dati che ci capita di fornire a un sito web e che, su questa base, viene classificato da Google come inaffidabile.

Cosa fa questo HTTPS?

L’HTTPS è una variante del protocollo base HTTP che garantisce tre differenti livelli di protezione:

  • Crittografia: i dati che inseriamo su un sito vengono criptati e protetti dalle intercettazioni.
  • Integrità: i dati che forniamo non possono essere manomessi o danneggiati.
  • Autenticazione: quando inseriamo dei dati su un sito abbiamo la certezza che finiranno sul server di quel sito e non altrove.

Così quando navighi su un sito lo fai in piena sicurezza, senza il rischio che terze parti possano leggere i dati che hai trasmesso e intervenire su di essi. Un discorso che diventa particolarmente interessante quando parliamo della trasmissione di dati sensibili come password, numeri di carte di credito, credenziali di accesso alla posta elettronica o altri servizi. Il protocollo HTTPS, dunque, garantisce assoluta riservatezza tra client (noi) e server (il sito). Mica male.

Serve proprio a tutti?

Dal rilascio di Chrome 56 in poi tutti i siti sprovvisti di HTTPS che richiedono all’utente l’inserimento di dati sensibili vengono tracciati come pericolosi e dunque fortemente penalizzati. Un bel problema se gestisci un e-commerce. Ma non solo: pensate a tutti i siti in cui è previsto un login per accedere ad aree personali e riservate, o a quelli in cui è richiesto l’accesso per poter commentare un post. Anche la compilazione di un semplice form di contatto può essere etichettata come pericolosa senza HTTPS. Google è categorico: tutti i siti che utilizzano ancora il protocollo HTTP vengono bollati con un avviso di pericolo che scoraggia l’utente e lo invita a interrompere la navigazione. Un bel bollino rosso sul vostro sito e sul vostro business.

Google, cosa vuoi che sia

Se pensi che essere penalizzato sulla SERP (l’insieme dei risultati che Google fornisce per rispondere alle nostre domande) sia un imprevisto che la tua attività può sopportare, ricorda che nel 2017 Google Chrome, ancora una volta, si è confermato il browser più utilizzato nel mondo con una percentuale del 71,02%In Italia poi 9 italiani su 10 utilizzano Google per effettuare le proprie ricerche, circa il 92%. I numeri non mentono, e Google nemmeno. Il protocollo HTTPS è uno standard imprescindibile per il tuo sito, soprattutto se gestisci un’attività online. Vuoi farlo subito? Google ha reso disponibile una guida che illustra i diversi passaggi che devi effettuare per adeguare il protocollo del tuo sito.

E se le istruzioni fai da te non sono mai state il tuo forte, lascia fare a noi!